La pubblicazione del testamento – indice:
L’istituto della pubblicazione del testamento è disciplinato all’articolo 620 del codice civile con riguardo al testamento olografo, all’articolo 621 per quanto attiene al testamento segreto. Si tratta di un istituto che precede l’esecuzione delle disposizioni testamentarie: in seguito alla pubblicazione è possibile dare legittimamente esecuzione alle stesse. La pubblicazione del testamento precede la dichiarazione di successione, che ha riguardo agli aspetti fiscali della successione apertasi.
Come funziona la pubblicazione e chi è tenuto a farla
Ai sensi dell’articolo 620 del codice civile “Chiunque è in possesso di un testamento olografo deve presentarlo a un notaio per la pubblicazione”. Per quanto riguarda il testamento segreto, lo stesso è per legge depositato presso il notaio che ha redatto il verbale di ricezione. Il testamento segreto dunque sarà pubblicato dal notaio non appena questi abbia avuto notizia del decesso del testatore.
Il verbale di pubblicazione
In entrambi i casi (testamento olografo e segreto) il notaio procederà alla pubblicazione redigendo un apposito verbale in presenza di due testimoni. Il testamento è allegato in originale al verbale di pubblicazione. Nel verbale è descritto compiutamente il documento su cui è scritto il testamento, nonché tutto quant’altro eventualmente scritto dal testatore sul foglio utilizzato (o su altro supporto). Il verbale è sottoscritto da chi ha richiesto la pubblicazione del testamento nonché dai testimoni ed infine dal notaio.
Che documenti servono per la pubblicazione
Ai fini della pubblicazione del testamento dal notaio sono sempre richiesti i seguenti documenti:
- Carta di identità e codice fiscale della persona che richiede la pubblicazione.
- Copia dei documenti di identità del testatore.
- Un estratto dell’atto di morte (non già il certificato), da richiedersi presso il competente ufficio comunale dell’ultima residenza del testatore.
- Il testamento da pubblicare, che verrà allegato al verbale di pubblicazione solo e soltanto in originale.
I costi della pubblicazione del testamento
I costi per la redazione del verbale di pubblicazione di un testamento variano abbastanza a seconda del professionista che lo redige. Fra onorario notarile ed oneri fiscali non fiscali il costo medio può variare da circa 1500 euro a circa 1700 euro, di cui 200 euro di imposta di registro, 45 euro di imposta di bollo. Laddove contestualmente alla pubblicazione abbia luogo l’accettazione dell’eredità il costo dell’atto sale a circa 2500 euro.
Dove è pubblicato il testamento?
L’istituto della pubblicazione del testamento non ha nulla a che vedere con giornali, siti internet, affissioni o cose del genere. Si chiama “pubblicazione” perché il notaio in quanto pubblico ufficiale redige un atto pubblico che andrà nel proprio repertorio e depositato presso il proprio studio fino al pensionamento o alla cessazione dell’attività. La pubblicazione è annotata nel “Registro generale dei testamenti”.
Come si fa a sapere se una persona deceduta ha fatto testamento e questo è stato pubblicato?
L’annotazione nel registro generale dei testamenti ha proprio il fine di far sapere se una persona defunta ha fatto testamento in Italia od anche all’estero. Il Registro generale dei testamenti opera efficacemente in tutti gli Stati che hanno aderito alla Convenzione Internazionale di Basilea, e cioè l’Italia la Francia, Cipro, la Turchia, il Belgio, i Paesi Bassi, il Portogallo, il Lussemburgo, la Spagna, l’Estonia, la Lituania e l’Ucraina. Suddetto Registro è accessibile presso ogni Tribunale, solitamente presso la cancelleria di volontaria giurisdizione. Il registro è accessibile a tutti e non è necessario dimostrare di avere alcun interesse di sorta nella consultazione dello stesso.
Il testamento pubblico va pubblicato?
Con riferimento al testamento pubblico non è corretto parlare di “pubblicazione”. Il testamento pubblico infatti è già un atto pubblico ricevuto dal notaio in presenza di due testimoni. Il notaio lo conserverà nel proprio repertorio degli atti di ultima volontà e sarà tenuto al segreto sull’esistenza o meno di un testamento da parte di chi lo ha fatto. Con l’apertura della successione (la morte del testatore), il notaio redigerà un verbale di passaggio del testamento pubblico dal repertorio degli atti di ultima volontà al repertorio degli atti fra vivi.