La disciplina dei bonus fiscali sulle ristrutturazioni e sulle manutenzioni continua a cambiare, e lo fa a volte in maniera non ideale. Considerato l’avvicinarsi dei tempi utili per la presentazione della dichiarazione dei redditi, quale migliore occasione di fare un riassunto dei bonus ristrutturazioni e manutenzioni attualmente in vigore, apprezzando altresì quel che potrà variare nel corso dei prossimi mesi?
Bonus ristrutturazioni, manutenzioni e lavori edilizi
Cominciamo con il bonus sulle ristrutturazioni, che dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 prevede la possibilità di beneficiare di una detrazione Irpef del 50%, con un limite di spesa di 96.000 euro e una detrazione conseguente limite pari a 48.000 euro. La percentuale del bonus fiscale dal 1° gennaio 2019 – salvo cambiamenti – è destinata a calare al 36%, con un limite di spesa di 48.000 euro e dunque una detrazione potenziale limite di 17.280 euro.
Per quanto concerne le attività ammesse a beneficio fiscale, sono ricomprese:
- manutenzioni straordinarie, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze;
- ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi;
- realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- prevenzione di atti illeciti di terzi;
- cablatura di edifici;
- contenimento dell’inquinamento acustico;
- misure antisismiche e opere per la messa in sicurezza statica, in tutte le zone sismiche;
- bonifica dall’amianto;
- riduzione degli infortuni domestici;
- conseguimento di risparmi energetici, compreso il fotovoltaico;
- acquisto di abitazioni in fabbricati interamente ristrutturati;.
In tale ambito, si rammenta come fino al 2021 la detrazione Irpef e Ires applicata sugli interventi antisismici di edifici ubicati nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), ridotta dal 65% al 50%, è stata estesa anche agli edifici ubicati nella zona sismica 3. La ripartizione temporale del bonus è inoltre stata ridotta da 10 anni a 5 anni. Per la detrazione speciale del 50% per le zone sismiche 1, 2 e 3, poi, se dagli interventi deriverà una riduzione del rischio sismico di una o di due classi di rischio (le cui linee guida per la classificazione saranno determinate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, entro il 28 febbraio 2017), la percentuale della detrazione è stata aumentata, dal 2017 al 2021, rispettivamente al 70% (75% per le parti comuni condominiali) o all’80% (85% per le parti comuni condominiali).
Bonus Verde
Il 2018 porta in dote anche un’altra detrazione, il c.d. Bonus Verde per i giardini. Dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 il legislatore ha previsto una detrazione Irpef del 36% con limite di spesa di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. La detrazione è per il momento prevista solo per l’attuale anno e, dunque, salvo cambiamenti, dal 1° gennaio 2019 non sembra esservi alcuna possibilità per poter fruire di tale beneficio.
Ad essere ricomprese in tale beneficio fiscale sono le spese per:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Ricordiamo in tal proposito che per essere ammesse a detrazione le spese dovranno essere pagate attraverso l’uso di strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni, anche sulle parti comuni esterne dei condomini, comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Il beneficio è operativo anche per le spese compiute sulle parti condominiali, con un limite complessivo pari ancora a 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo.
Bonus acquisto mobili
Viene inoltre confermato anche per il 2018 il c.d. Bonus mobili e elettrodomestici. Dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 è pertanto ribadita la detrazione Irpef del 50% sulle spese legate all’acquisto di tali prodotti, a patto che siano destinati ad arredare una casa interessata già dalla detrazione del 50% per uno degli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2017, e prima del pagamento dei mobili, e pagati, anche in parte, fino al 31 dicembre 2018. Anche in questo caso, così come in quello del Bonus Verde, non sembrano esservi attuali spazi per una nuova detrazione a partire dal 1° gennaio 2019, salvo diverso intervento da parte del nuovo esecutivo.
Forniscono il diritto alla detrazione le spese legate all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), che – rammentiamo – siano finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. In tal senso, si intenderà beneficiabile di tale bonus integrativo l’immobile interessato da interventi di manutenzione straordinaria (ordinaria, solo su parti comuni condominiali), restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi e acquisto di abitazioni facenti parte dei fabbricati completamente ristrutturati da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare.
Il limite di spesa è di 10.000 per singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, con conseguente detrazione massima di 5.000 euro.