La riforma dei reati fallimentari è stata avviata. Sebbene si sia ancora lontani dal disporre di uno scenario preciso di quel che potrebbe accadere nel prossimo futuro, il cantiere che condurrà alla revisione di alcune norme in materia fallimentare è già lanciato.
Ad anticipare alcune delle novità sono stati il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto e il viceministro dell’economia Maurizio Leo. I due rappresentanti del governo sono intervenuti a Roma agli Stati generali dei dottori commercialisti 2024, durante la tavola rotonda “Commercialisti tra nuove certificazioni e responsabilità perimetrate”.
Dal canto suo, il viceministro della giustizia ha confermato l’arrivo nella prossima riunione del Consiglio dei ministri del correttivo al decreto legislativo sulla crisi di impresa. Qui, evidentemente, sembra essere chiara la maggiore focalizzazione sul ruolo della composizione negoziata.
Tra le altre novità già annunciate, afferma Sisto
una norma rilevante per la tempestività dello stato della crisi in cui un professionista possa avere certezza del proprio comportamento
e il passaggio dal concetto di conoscibilità a quello di conoscenza, in rapporto ai parametri che il professionista avrà a disposizione per disporre di certezza dei suoi comportamenti adempienti.
Il viceministro ha poi specificato che è in preparazione la riforma del diritto penale processuale dei reati fallimentari partendo dalla relazione Bricchetti con l’obiettivo di dare una seconda possibilità all’impresa, permettendo così alla stessa, dopo verifiche, di tornare sul mercato.
Il viceministro Maurizio Leo si è poi soffermato sulla riforma fiscale attesa da quasi mezzo secolo, anticipando che interviene sui tributi e sui procedimenti, e sulla sistematizzazione dell’ordinamento.
Torneremo sull’argomento con maggiori novità.